Comprendere i fattori scatenanti (trigger) di un episodio bipolare e come prevenirli

Gli episodi associati al disturbo bipolare possono spesso sembrare imprevedibili e incontrollabili, ma in realtà sono scatenati da tutta una serie di fenomeni identificabili. Sonno, eventi negativi, uso di alcol e droghe, cambio di stagione, gravidanza, ciclo mestruale, obiettivi raggiunti e eventi positivi possono avere un impatto deleterio sulla tua stabilità, innescando uno sbalzo d’umore distruttivo. Comprendere questi fattori scatenanti (chiamati anche trigger) e scoprire in che modo si possono affrontare proattivamente significa minimizzare il rischio di sperimentare gli episodi bipolari e proteggere la tua salute psicologica.

Trigger #1: Sonno

I disturbi del sonno possono presentarsi some sintomo di un episodio. Nonostante ciò, le alterazioni del sonno possono anche costituire il trigger di uno sbalzo d’umore. In effetti, alcuni ricercatori hanno scoperto che “la perdita del sonno è la causa più frequente di episodi negli individui con disturbo bipolare”. Mentre la perdita del sonno ha maggiori probabilità di innescare mania o ipomania, in particolare nelle persone con disturbo bipolare I, è anche stato scoperto che scatenano episodi depressivi in ​​circa il 12% dei pazienti e le persone con il disturbo bipolare II hanno maggiori probabilità di sperimentare queste risposte depressive. Indipendentemente dalla diagnosi bipolare I o bipolare II, le donne hanno maggiori probabilità rispetto agli uomini di sviluppare una disregolazione dell’umore dopo la perdita del sonno e possono essere particolarmente vulnerabili alla mania o all’ipomania.

Proprio perché il sonno è forse il fattore scatenante primario del disturbo bipolare, è essenziale che le persone pratichino una buona igiene del sonno. Idealmente, dovresti andare a dormire e svegliarti secondo uno schema regolare ed evitare attività che interferiscono con questo programma, tra cui stare alzati fino a tardi, bere alcolici e consumare caffeina. Per favorire un sonno riposante e regolare, creati un tuo rituale da seguire per preparare la mente e il corpo al sonno. Se fai fatica a dormire, assicurati di parlarne con il tuo medico in modo da poter capire se questi disturbi del sonno sono un sintomo di un episodio e controllare il ciclo del sonno prima che si inneschi il cambio di umore. Inoltre, dovresti essere più cauto nel cercare di mantenere un modello di riposo sano durante i viaggi, poiché il jet lag può indurre una disregolazione del sonno potenzialmente pericolosa.

Trigger #2: Eventi negativi

Gli eventi negativi della vita, come conflitti interpersonali, rotture delle relazioni, perdita del lavoro, stress economico o morte di una persona cara, possono essere fattori sia stressanti che profondamente dolorosi anche per le persone che non lottano con un disturbo mentale. Per chi ha il disturbo bipolare, tuttavia, possono esserci gravi conseguenze psichiatriche; gli eventi negativi sono legati alla comparsa di episodi depressivi o possono aumentare la gravità di una depressione già esistente. Secondo uno studio longitudinale su 149 partecipanti con diagnosi di disturbo bipolare I,  “gli eventi di vita negativi hanno comportato un aumento dei sintomi depressivi per diversi mesi”. È anche possibile che eventi negativi possano innescare o aumentare la mania o l’ipomania. Sebbene ciò possa sembrare un controsenso, alcuni teorizzano che il meccanismo alla base di questo fenomeno sia la “difesa maniacale”, ovvero un “volo di fuga da sentimenti dolorosi”.

Non tutti gli eventi negativi della vita sono possibili da evitare. Tuttavia, mantenere una buona rete di supporto sociale, attenersi a un programma regolare di auto-cura, comunicare con il tuo psichiatra e il tuo psicoterapeuta può garantire la stabilità necessaria in caso di eventi difficili. Pianifica come affrontare l’evento e sappi che non devi gestirlo da solo. Amici, familiari, professionisti della salute mentale e gruppi di supporto sono tutti disponibili per aiutarti a superare la tempesta. Ricorda di essere proattivo e non aver paura di ammettere che hai bisogno di aiuto.

Trigger #3: Droghe e Alcol

L’uso di droghe ricreative e l’uso di alcol sono noti trigger del disturbo bipolare che possono provocare episodi maniacali, ipomaniacali o depressivi. Un uso intenso e a lungo termine è particolarmente preoccupante per le persone con il disturbo, ma anche quello occasionale può innescare episodi, perché sia le droghe che l’alcol influenzano il delicato equilibrio neurochimico e interferiscono con l’efficacia dei farmaci psicotropi.

“Tendiamo a considerare l’alcol come una bevanda, ma è una droga”, afferma Beth Letterman, esperto in abuso di sostanze. “L’alcol può rendere una persona euforica o depressa. Se è in una fase di down, la persona tenderà ad andare ancora più giù. Se invece è in una fase di up, tenderà ad andare ancora più su. “Per questo motivo, è consigliabile che le persone con disturbo bipolare evitino del tutto l’alcol e le droghe.”

Se non riesci a smettere di usare droghe o alcol da solo, è indispensabile cercare l’aiuto di esperti che comprendano le esigenze specifiche delle persone che lottano con il disturbo bipolare e la dipendenza. Il recupero da un disturbo da uso di sostanze è essenziale per ottenere il controllo del disturbo bipolare e della salute generale.

Oltre alle sostanze ricreative, i farmaci da prescrizione possono anche fungere da fattori scatenanti del disturbo. In particolare, gli antidepressivi possono causare episodi maniacali o ipomaniacali, motivo per cui alle persone con bipolarismo è generalmente sconsigliato di assumerli. Anche i corticosteroidi (un tipo di antinfiammatori) sono noti per indurre episodi in alcuni pazienti e devono essere usati con cautela.

Trigger #4: Cambio di stagione

I cambiamenti stagionali sono comunemente associati alla depressione unipolare, ma possono anche avere un impatto significativo sulle persone affette da disturbo bipolare. Infatti, secondo alcune ricerche, le fluttuazioni stagionali sono più comuni nelle persone con disturbo bipolare che in quelle con depressione unipolare. Per chi ha episodi innescati da questo fenomeno, l’inverno in genere porta a episodi depressivi, mentre gli episodi maniacali o ipomaniacali sono più frequenti in primavera e in estate, probabilmente a causa degli effetti della luce solare. Tuttavia, gli episodi bipolari non seguono necessariamente questi schemi. Per alcuni, l’estate innesca episodi depressivi e l’inverno provoca mania o ipomania.

Riconoscere gli effetti scatenanti di un cambio di stagione consente a te e ai tuoi medici di agire preventivamente ed essere vigili nell’identificare i primi campanelli di allarme di uno sbalzo d’umore. Ad esempio, se l’inverno di solito innesca in te la depressione, potresti assumere un integratore di vitamina D e iniziare a utilizzare una light box (lampada fototerapica) in autunno. Inoltre, può essere particolarmente importante mantenere una routine sana durante i periodi di maggiore vulnerabilità al fine di darti la massima stabilità possibile.

Trigger #5: Ciclo mestruale e gravidanza

Per molte donne con disturbo bipolare, i cambiamenti ormonali indotti dal ciclo riproduttivo possono agire come trigger. Fino al 68% delle donne riferisce “cambiamenti d’umore legati al ciclo mestruale”, e in particolare fa notare l’emergere o l’inasprimento della depressione durante la fase premestruale. Inoltre, la gravidanza e il periodo post-partum possono avere un profondo impatto sui sintomi dell’umore e causare recidive in pazienti altrimenti stabili, probabilmente a causa delle modifiche apportate alla cura per evitare rischi durante la gravidanza. Particolarmente preoccupante è anche la psicosi post-partum, fortemente legata alla mania indotta dalla perdita del sonno e vissuta da circa un quarto delle pazienti.

Se i sintomi del disturbo sembrano essere legati al ciclo mestruale, parlane con il tuo psichiatra per valutare opzioni di cura appropriate. Se sei incinta o stai pianificando una gravidanza, chiedi l’assistenza di uno psichiatra con esperienza in gravidanze che possa formulare il miglior piano terapeutico per te durante questo periodo così vulnerabile e dopo la nascita, tenendo conto sia della tua salute che della salute del tuo bambino. Se ti accorgi di avere sintomi durante o dopo la gravidanza, non aver paura di dirlo, non sei sola e hai molte risorse a disposizione. “Una mamma mentalmente sana è fondamentale per lo sviluppo del feto e del bambino.” afferma la dott.ssa Katherin Wisner, professoressa di Ostetricia e Ginecologia alla Northwestern University.”

Trigger #6: Raggiungimento degli obiettivi e eventi positivi

Molti eventi scatenanti del disturbo bipolare costituiscono fattori di stress, ma anche il raggiungimento di obiettivi e altri eventi positivi possono provocare sbalzi d’umore, in particolare mania o ipomania. Avvenimenti come vincere un premio, ottenere una promozione, innamorarsi o persino andare in vacanza possono agire come trigger, avviando un ciclo pericoloso. Alcuni ricercatori ritengono che ciò sia causato dalla disregolazione del sistema di approccio comportamentale, che “promuove un aumento di affetti positivi, energia, perseguimento di obiettivi e attenzione verso segnali di ricompensa”. In altre parole, le persone con disturbo bipolare hanno una particolare “alta reattività alla gratificazione”. Per alcuni, questa maggiore reattività si traduce in episodi maniacali o ipomaniacali.

Se tu o chi ti sta vicino notate sintomi di mania o ipomania a seguito di un evento positivo, è importante parlarne al medico il prima possibile. Questo tipo di episodio può sembrare inizialmente un’esperienza positiva, ma alla fine può essere distruttivo perché c’è anche il rischio di passare a un episodio depressivo una volta risolta la mania o l’ipomania. Questo non significa che non dovresti goderti i tuoi successi, ma significa che devi allo stesso tempo prenderti cura della tua salute mentale.

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