Quando le foglie cominciano a ingiallirsi e le feste sono dietro l’angolo, vengo pervasa da una certa energia. Voglio bere, socializzare e divertirmi! Ecco come mi godo la stagione che amo senza innescare un episodio di ipomania.
Mi sono sempre chiesta se ho un disturbo affettivo stagionale al contrario. Anche se in primavera e estate c’è più luce e le giornate sono più lunghe, non ho problemi con l’ipomania come succede a molte persone con disturbo bipolare in queste stagioni. Di solito mi sento meno motivata a uscire di casa e socializzare durante i mesi più caldi. Forse perché vivo al sud degli Stati Uniti. Ho sempre odiato il caldo e l’umidità che ci sono d’estate qui. Voglio solo stare in casa con l’aria condizionata accesa finché non arriva l’autunno.
Ma appena il tempo si rinfresca e le foglie diventano gialle e rosse, sento improvvisamente una sensazione di eccitamento pervadere le mie cellule. Alla fine dell’anno arrivano le feste, i regali, le uscite con gli amici e un costante movimento da un evento a un altro. Tutta questa attività e questi stimoli innescano in me l’ipomania. Succede ogni anno.
Imparando dagli errori passati e sviluppando nel corso degli anni una certa consapevolezza, ho riconosciuto di avere un problema. Sono dipendente dall’eccitamento dell’autunno e dalla promessa di mesi di divertimento non stop. Non voglio finire per avere un episodio, perché so che l’ipomania non dura per sempre. Può velocemente trasformarsi in depressione o in mania, ed entrambe possono essere pericolose o persino fatali. Adesso che so cosa significa per me l’autunno, ho messo in atto alcune misure di sicurezza per godermi la stagione senza troppe preoccupazioni.
Limitare l’alcool
Bere è uno dei modi più rapidi (e più pericolosi) per andare dritta in ipomania. Sebbene l’alcool sia una sostanza deprimente, manda sempre su di giri il mio umore inondando il mio cervello di dopamina. Il problema con l’autunno è che le feste natalizie ruotano attorno al bere, per non parlare della notte di San Silvestro. Nel corso degli anni ho imparato a limitarmi a due drink per evento. Non bevo liquori né cocktail perché non so come vengono mescolati e quanta percentuale d’alcool c’è, preferisco quindi scegliere birra o vino per stare sul sicuro e godermi l’atmosfera delle feste.
Dormire abbastanza e regolarmente
È risaputo che i disturbi del sonno sono il fattore scatenante di molti episodi bipolari. Anche se il cambio dell’ora solare sposta le lancette indietro solo di un’ora, può essere sufficiente per mandare in tilt il mio ritmo del sonno. Se sono abituata a svegliarmi alle sette del mattino, poi mi sveglio naturalmente alle sei. A ottobre c’è poca luce fuori a quell’ora. Svegliarmi nel buio mi disorienta, e questo mi incasina ancora di più con i miei ritmi circadiani. Anche un piccolo cambiamento nel mio ritmo sonno-veglia può avere un effetto valanga sul resto della mia vita. Meno sonno significa più energia, che poi si trasforma in meno sonno. Diventa un circolo vizioso, che porta inevitabilmente all’ipomania. Per spezzare questo circolo, ho riadattato i miei ritmi circadiani prendendo la melatonina di notte per una settimana o due subito dopo il cambio dell’ora. Lo faccio anche quando si passa all’ora legale in primavera e prendo la melatonina anche quando viaggio. Fondamentalmente, ogni volta che ho bisogno di regolare il mio sonno, lo uso come metodo per dire chimicamente (e in modo sicuro) al mio corpo e al mio cervello che è ora di andare a letto al momento giusto, e questo mi aiuta a rimettermi in carreggiata.
Mantenere una routine
Quando arrivano le feste spesso si stacca anche dal lavoro. Il fatto di avere più tempo libero è bello ma comporta anche dei cambiamenti al mio programma quotidiano e io ho bisogno di una routine per rimanere stabile. La routine mi aiuta a mantenere il piano terapeutico e il ritmo di sonno costanti, e permette al mio cervello di non prendere il volo. Ho già abbastanza caos nella mia testa, quindi il disordine generale (che si tratti di giorni liberi senza programmi specifici o di una casa disordinata) mi provoca sia ansia che irrequietezza e potrebbe farmi virare in ipomania. Così cerco di tenermi occupata e di pianificare attività rilassanti come prendere lezioni di yoga e meditazione (o riservare del tempo a chi è in casa con me), scrivere, leggere o ascoltare un podcast. In questo modo, programmo attività salutari che mi aiutano a mantenere la mia mente radicata.
Fare regali semplici (o eliminarli del tutto)
Tra l’ossessione per lo shopping durante il Black Friday e l’acquisto obbligatorio di regali per amici e parenti, questo è il momento dell’anno in cui resistere all’impulso di fare acquisti è particolarmente difficile per tutti. Anche se risparmio in un negozio dell’usato, lo shopping è uno dei miei maggiori punti deboli. Quando sono in fase ipomaniacale spendo molti più soldi di quanto dovrei per cose che non mi servono. L’eccitamento che mi dà l’acquisto spesso alimenta il mio livello di energia, e questo fa scattare l’impulso compulsivo di fare acquisti che è caratteristico del disturbo bipolare. Ho imparato a tenermi sotto controllo dicendo ad amici e parenti di non comprarmi regali, perché ho già praticamente tutto ciò di cui ho bisogno. E io faccio regali semplici (spesso fatti in casa) o dono soldi a associazioni di beneficenza a nome di altri. A volte porto fuori i miei amici per cena. In questo modo, riesco a essere generosa mantenendo le relazioni, che sono più inestimabili e più preziose di qualsiasi gadget di plastica che potrei comprare.
Comunicare
La chiave per rimanere stabile, per me, è la comunicazione. Non importa quanto abbia lavorato su di me, anche io posso essere vittima di una mancanza di consapevolezza o di una semplice negazione del mio stato quando sto virando in fase maniacale. Poiché sono aperta con i miei amici, la mia famiglia e ho un team di assistenza sanitaria che mi segue, so che posso contare su di loro se noto che il mio umore sale. A volte è semplice come dire al mio ragazzo: “Wow, mi sono davvero svegliata troppo presto questa mattina e ho così tanta energia. Forse vuol dire qualcosa.” Solo riconoscendo ad alta voce qualcosa di semplice come il sonno, resto consapevole del mio comportamento. Questo mi aiuta a garantire che un episodio non guadagni abbastanza slancio per causare danni. Facendo sapere agli altri come mi sento e cosa sta facendo il mio corpo, rimango connessa agli altri. L’isolamento è un effetto collaterale naturale del disturbo bipolare. Episodi come la depressione e la mania creano un abisso tra me e le altre persone. Devo impedirmi di restare isolata perché, facendo affidamento su feedback e assistenza, posso rimanere in pista.
Godersi la stagione senza esserne sopraffatti
Che tu sia come me o no, ti incoraggio a riconoscere i trigger dell’ipomania e a cercare il metodo che può funzionare per te, soprattutto se tali trigger sono causati da cambiamenti stagionali o temporali. In questo modo potrai essere in grado non solo di reagire alla malattia, ma anche di gestirla e di anticipare gli episodi prima che inizino. Non avrei mai pensato di potermi godere l’autunno senza il travolgente turbinio di mesi di ipomania seguiti da orribili episodi nel giorno di Capodanno. Adesso sono in grado di vivere una vita equilibrata mentre mi godo la stagione che più amo.