Cause del disturbo bipolare

Microscopio- Cause del disturbo bipolare

Le cause del disturbo bipolare non sono del tutto chiare. I fattori genetici, neurochimici e ambientali probabilmente interagiscono su molti livelli diversi e svolgono un ruolo nell’insorgenza e nella progressione del disturbo bipolare. Oggi si pensa che questo è un disturbo prevalentemente neurobiologico che si verifica in una parte specifica dell’encefalo ed è dovuto a un malfunzionamento di alcune sostanze chimiche (che si verifica sia nel cervello che nel corpo). Queste sostanze chimiche cerebrali specifiche sono la serotonina, la dopamina e la noradrenalina. Come disturbo neurobiologico, può rimanere latente e attivarsi spontaneamente o può essere innescato da fattori che causano stress durante la vita.

Sebbene nessuno sia abbastanza sicuro delle cause esatte del disturbo bipolare, i ricercatori hanno fatto le seguenti scoperte:

Fattori genetici nel disturbo bipolare

Poiché sembra che il disturbo bipolare possa essere ereditario, pare che ci siano alcuni tipi di fattori genetici in gioco. Circa la metà delle persone con disturbo bipolare ha un familiare con un disturbo dell’umore, come la depressione.

Se un genitore ha un disturbo bipolare, il suo bambino ha una probabilità del 10-15% maggiore di sviluppare questa condizione. Il rischio del bambino di ammalarsi passa a una probabilità del 30-40% se entrambi i genitori sono affetti da bipolarismo.

Una ricerca condotta su gemelli omozigoti mostra che se a un gemello viene diagnosticato un disturbo bipolare, aumenta il rischio tra il 40% e il 70% anche per l’altro gemello.

Gli studi sui gemelli adottati (in cui un bambino il cui genitore biologico aveva la malattia ed è cresciuto in una famiglia adottiva non toccata dalla malattia) hanno aiutato i ricercatori a conoscere meglio le cause genetiche rispetto alle cause ambientali e degli eventi della vita.

Tutti questi dati sono interessanti, tuttavia non sono conclusivi per comprendere le reali radici genetiche del disturbo bipolare. Sono necessarie ulteriori ricerche per capire meglio i fattori genetici in gioco in questa patologia.

Fattori neurochimici nel disturbo bipolare

Il disturbo bipolare è principalmente un disturbo biologico che si verifica in una specifica area cerebrale ed è dovuto alla disfunzione di alcuni neurotrasmettitori o sostanze chimiche. Queste sostanze chimiche possono coinvolgere neurotrasmettitori come noradrenalina, serotonina e probabilmente molti altri. Come disturbo biologico, può rimanere latente e attivarsi da solo, oppure può essere innescato da fattori esterni come stress psicologico e circostanze sociali.

Fattori ambientali nel disturbo bipolare

Un evento stressante della vita può innescare un episodio in una persona con una predisposizione genetica per il disturbo bipolare.

Anche senza chiari fattori genetici, alterazioni delle abitudini di salute, abuso di alcool o droghe o problemi ormonali possono scatenare un episodio.

Tra quelli a rischio di malattia, il disturbo bipolare si manifesta in età sempre più precoce. Questo evidente aumento degli eventi precedenti può essere dovuto a una diagnosi insufficiente del disturbo in passato. Questo cambiamento nell’età di esordio può essere il risultato di fattori sociali e ambientali che non sono ancora stati compresi.

Sebbene l’abuso di sostanze non sia considerato una causa del disturbo bipolare, può peggiorare la malattia interferendo con il recupero. L’uso di alcol, droghe o tranquillanti può indurre una fase depressiva più grave.

Che cos’è la mania innescata da farmaci?

Farmaci come gli antidepressivi possono scatenare un episodio maniacale nelle persone sensibili al disturbo bipolare. Pertanto, un episodio depressivo deve essere trattato con cura nelle persone che hanno avuto episodi maniacali. Poiché un episodio depressivo può trasformarsi in un episodio maniacale quando viene assunto un farmaco antidepressivo, si raccomanda anche un farmaco anti-maniacale per prevenire un episodio maniacale. Il farmaco anti-maniacale crea un “tetto”, proteggendo parzialmente la persona dalla mania indotta dagli antidepressivi.

Alcuni altri farmaci possono produrre uno stato di euforia che ricorda la mania. I soppressori dell’appetito, ad esempio, possono innescare un aumento di energia, una riduzione della necessità di dormire e un aumento della capacità di parlare. Dopo aver interrotto il trattamento, tuttavia, la persona ritorna al suo umore normale.

Le sostanze che possono causare un episodio maniacale includono:

Droghe illecite come la cocaina, droghe sintetiche come l’ecstasy e le anfetamine.

Dosi eccessive di alcuni farmaci da banco, compresi i soppressori dell’appetito.

Farmaci non psichiatrici, come medicinali per problemi alla tiroide e corticosteroidi come il prednisone.

Eccessiva caffeina (quantità moderate di caffeina vanno bene).

Alcuni farmaci possono anche scatenare un episodio depressivo o maniacale. Se hai una storia familiare di disturbo bipolare, informa il tuo medico in modo da evitare il rischio di un episodio maniacale indotto da farmaci.

Articolo di riferimento in inglese

5 commenti

  1. Ciao Giulia. Anche io ho un disturbo bipolare, ho letto e già sapevo che alcune sostanze possono scatenare un episodio maniacale o ipomaniacale, io al momento non faccio uso di nessuna sostanza, bevo solo caffè e fumo sigarette, puoi dirmi come e se queste due sostanze agiscono sul disturbo?

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    • Ciao Franco, io non sono un medico però ti posso dire quale è stata la mia esperienza personale con la caffeina. Due caffè al giorno per me sono troppi, mi danno uno stato di agitazione e interferiscono con il sonno portandomi all’ipomania e poi alla mania. Ma è chiaro che per ciascuno è diverso, anche se in generale i medici sconsigliano un consumo elevato di caffeina per le persone con disturbo bipolare. Per quanto riguarda la nicotina non saprei come interferisce sul disturbo.

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  2. Ciao, mi chiamo Renato, bipolare dall’età di 24 anni, ora ne ho 63. Ho attraversato fasi diverse, ho sempre seguito le terapie farmacologiche. Attualmente seguo delle sedute di psicoterapia cognitivo comportamentale, ma a tutti i terapeuti a cui ho rivolto la richiesta di indivarmi dei gruppi di auto-aiuto in cui 4/5 persone con sintomatologia molto vicina parlano di cosa provano, si confrontano coadiuvati o da uno psicologo o psichiatra con formazione clinica in disturbo bipolare. Secondo me e lo sto cercando assiduamente, sento possa essere un modo di confrontarsi, capire che non sei solo e rimettere i piedi per terra. E’ tanto difficile avere riferimenti in merito? Sarei grato se qualcuno mi suggerisse una risposta. Grazie. con affetto.

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